Caratteristiche razza vacca maremmana
Bovino caratterizzato da elevata rusticità, solidità, robustezza scheletrica e tonicità muscolare. “Poche razze – scriveva Giuliani – presentano un complesso di caratteri etnici così marcati, definiti ed uniformi come la razza Maremmana. Questo fa si che chi ha visto una volta un bovino maremmano non dimentica più il suo caratteristico cliché e facilmente identifica altri bovini appartenenti a questa razza che, eventualmente, abbia occasione di vedere”.
I bovini Maremmani sono di grande mole con altezza al garrese, nei tori di 1,50-1,55 metri e nelle vacche di 1,40-1,55 metri e con un peso di 6 quintali e le giovenche di 4,5 quintali. Articolazioni pulite, piedi di impeccabile conformazione, pelle fine, diametri longitudinali e trasversali accentuati, capacità addominale idonea a contenere alimenti a bassa digeribilità, in un insieme armonico e perfettamente funzionale, contraddistinguono la Maremmana, le lunghe corna a forma di lira costituiscono il tratto razziale caratteristico.
Vediamo nel dettaglio i caratteri morfologici che contraddistinguono la razza Maremmana:
TORO E VACCA IDEALI
MANTELLO: I soggetti Maremmani presentano il mantello di colore grigio nelle sue varie gradazioni. Nei maschi il mantello è grigio scuro e tendente al rossastro sulle facce laterali della testa, del collo e della giogaia, delle spalle, degli avambracci, delle cosce,delle gambe e degli stinchi. Le vacche invece presentano il mantello grigio ordinario o chiaro che schiarisce diventando quasi bianco con l’avanzare dell’età. In questa razza il dimorfismo nella colorazione del mantello è particolarmente accentuato. Il vitello nasce con il mantello fomentino e diventa grigio attorno ai 3-4 mesi.
PIGMENTAZIONE: Nera nel musello circondato da un’orlatura bianca, fondo dello scroto, nappa della coda, unghioni. La pigmentazione è ben evidente e costituisce un tratto comune alle altre razze italiane da carne, risultando particolarmente preziosa in condizioni di irradiazione solare violenta. La presenza di peli rossi, limitatamente alla regione del sincipite, la coda grigia e la depigmentazione parziale delle aperture naturali, sono tollerate in soggetti in possesso dei requisiti morfofunzionali richiesti per l’iscrizione ai registri genealogici.
CUTE: Elastica, di colore nero. La elasticità della pelle, la sua lassezza e untosità e una buona funzionalità dei muscoli pellicciai sono importanti per la difesa dell’animale dagli ectoparassiti. La presenza di una giogaia abbondante è inoltre tipica delle razze sviluppatesi in climi caldi ed è fondamentale per una adeguata termoregolazione.
TESTA E CORNA: Leggera, corna lunghe e sottili, a semiluna nei maschi e a lira nelle femmine. Il dimorfismo sessuale è particolarmente evidente osservando la testa che deve essere leggera. Espressiva con musello ampio e guance forti. La cornatura, più robusta e a semiluna nel toro, a lira nella vacca, è grigio-ardesia negli animali giovani; negli adulti diviene inoltre bianco-giallastra alla base e nera in punta. Le corna possono raggiungere una lunghezza di 100 centimetri.
COLLO: Nel toro è corto e muscoloso, nella vacca più lungo e leggero; La giogaia è piuttosto sviluppata ma specialmente nei tori, non deve essere troppo abbondante.
Nel maschio il profilo superiore del collo è marcatamente convesso, mentre è più rettilineo nella femmina.
SPALLE: Sono lunghe e muscolose, aderenti al tronco e parallele al piano sagittale mediano. La muscolatura della spalla deve delineare una certa convessità del profilo.
GARRESE: Muscoloso, particolarmente nel toro. La regione deve essere larga e tendenzialmente pianeggiante.
DORSO: Lungo e largo. I muscoli della regione devono essere ben sviluppati.
LOMBI: Lunghi, larghi, la linea dorso-lombare deve presentarsi piana e tendente all’orizzontale. Particolarmente importante ai fini produttivi, la regione deve presentarsi muscolosa denotando, oltre ad una lunghezza e larghezza accentuate, anche un adeguato spessore.
PETTO: Ampio, profondo e muscoloso. Tale conformazione sottintende l’adeguato sviluppo della cassa toracica.
TORACE: Ampio e muscoloso, con costato ben arcuato. Nella Maremmana lo sviluppo molto marcato in altezza della cassa toracica deriva da secoli di selezione per l’attitudine al lavoro. In un tipo ad attitudine da carne più accentuata, è desiderabile una maggiore arcatura delle coste, unitamente ad un conseguente accentuarsi dei diametri trasversali della regione.
VENTRE: Ampio e sostenuto. L’ampiezza del ventre è legata ad un’adeguata capacità ingestiva, per contenere alimenti ingombranti, con basso valore nutritivo. Il volume del ventre non deve però essere eccessivo, nè la regione deve presentarsi cadente.
FIANCHI: Pieni, ben raccordati con le regioni contigue.
GROPPA: Larga, lunga, muscolosa, orizzontale o con lieve inclinazione antero-posteriore, coda con attacco regolare. La base ossea della regione, dei diametri bisiliaco e bisischiatico accentuati, deve garantire il supporto adeguato ad un’abbondante muscolatura, oltre a consentire l’agevole espletamento del parto e lo spurgo delle lochiazioni. La spina sacrale e il codale devono essere regolari e puliti.
COSCIA E NATICA: Ampia e convessa la coscia e discesa e muscolosa la natica. Lo spessore e la convessità di queste regioni è fondamentale per la valorizzazione commerciale delle razze da carne e per la Maremmana costituisce un importante obiettivo di selezione.
ARTI ANTERIORI: Appiombi corretti, braccio e avambraccio muscolosi, stinco solido e leggero.
ARTI POSTERIORI: Appiombi corretti, gamba muscolosa, garretto asciutto e forte, stinco solido e leggero.
PIEDI: Forti e ben serrati, con talloni alti. Arti e piedi corretti, qualità dell’ossatura, movimento sono caratteri intriseci della razza, consolidati da secoli di selezione e sempre attuali in virtù delle condizioni in cui la razza viene allevata, L’estrema funzionalità della base anatomica è evidente nell’eleganza del movimento
MAMMELLA: Sviluppata e vascolarizzata, tessuto elastico e spugnoso, quarti regolari con capezzoli ben diretti e di giuste dimensioni per l’allattamento.
Per l’espletamento di una spiccata attitudine materna lo sviluppo adeguato della mammella e particolarmente la corretta conformazione dei capezzoli sono di particolare importanza per l’allattamento, specie durante i primi giorni di vita del vitello. La produzione lattea è notevole tanto da assicurare al vitello accrescimenti giornalieri superiori al Kg, in 5 mesi circa di allattamento.
TESTICOLI – Proporzionati e ben sviluppati e discesi nello scroto. Uno sviluppo adeguato e armonico dei testicoli è alla base della funzionalità riproduttiva. Difetti del volume o asimmetria della regione non sono ammessi.